Noi del Gruppo SVITATI47 ci siamo rivolti a inizio aprile di dell’anno scorso sia ad alcune Associazioni di medici Endocrinologi, sia ad alcuni specialisti dei Centri di Riferimento per la sindrome di Klinefelter, affinché ci rilasciassero un “attestato“, da diffondere attraverso il nostro sito web e i nostri canali social, che desse la possibilità ai medici vaccinatori, di conoscere la nostra condizione preservandoci così dai vaccini che in alcuni casi, per quanto rari, avevano evidenziato un maggior rischio trombotico.
Facemmo questa richiesta perché moltissime persone con la sindrome di Klinefelter affermavano che pur desiderando vaccinarsi non lo avrebbero fatto perché avevano più paura del rischio trombotico che non del Covid stesso!
Come noto la sindrome Klinefelter non rientrava nelle categorie protette, le sole a cui in quel periodo, si somministrava il vaccino a RNAmessaggero.
Di tutte le persone da noi interpellate, solo la Dottoressa Annapia Verri prima, e il Prof. Andrea Garolla (SIAMS) dopo, si sono resi disponibili scrivendo due documenti con i quali, oltre a sostenere la necessità per noi con la sindrome di Klinefelter di vaccinarci, indicavano le caratteristiche dei vaccini adatti a noi che, del resto, sono gli stessi attualmente in uso in Italia..
Ringraziamo, ancora una volta, la Dottoressa Annapia Verri e il Prof. Andrea Garolla e rinnoviamo ad ambedue la nostra stima e gratitudine per il lavoro svolto a tutela di tutti noi pazienti nati con la sindrome di Klinefelter.
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Autore: Franco Ionio – Gruppo SVITATI47